Archivio Storico di Casalromano

Memoria della comunità Con delibera della Giunta Municipale n° 18 del 8/03/1976 il Comune di Casalromano ha istituito ai sensi del D. P. R. 30/09/1963, n° 1409, la Sezione separata d'archivio, comunemente chiamata Archivio Storico, per i...

Descrizione

Memoria della comunità

Con delibera della Giunta Municipale n° 18 del 8/03/1976 il Comune di Casalromano ha istituito ai sensi del D. P. R. 30/09/1963, n° 1409, la Sezione separata d'archivio, comunemente chiamata Archivio Storico, per i documenti relativi ad affari esauriti da oltre 40 anni. Non resta molto della parte antica dell'archivio andata dispersa: non abbiamo documenti anteriori al 1844.

La prima dispersione degli archivi dei comuni di Casalromano e Fontanella iniziò, probabilmente, nel 1784 quando il Comune di Fontanella venne soppresso e aggregato a quello di Casalromano. Una seconda dispersione si ebbe l'anno successivo, allorché anche il Comune di Casalromano subì la stessa sorte per essere incorporato in quello di Canneto, col trasporto dei documenti in quel capoluogo. Altri inevitabili smarrimenti si ebbero certamente negli anni 1796-1797 quando le nostre due comunità di Casalromano e di Fontanella, ricompostesi alla venuta dei francesi di Napoleone, chiesero certamente a Canneto la restituzione di quanto era stato loro tolto; e nel 1802, con il ritorno dei carteggi a Canneto, quando i due Comuni vennero nuovamente soppressi.
L'ultimo colpo di grazia avvenne nel 1816, quando risorse il Comune di Casalromano con Fontanella, ormai ridotta a sua frazione, con ritorno in loco di quel poco o nulla che si era salvato dai precedenti trasferimenti.

Struttura
Periodo asburgico o preunitario (1816-1860);
Periodo unitario (1861-1897);
Sezione moderna (1897-1963).

Ordinamento
Per serie annuali ripartite secondo le categorie del titolario ministeriale del 1897.

Corredo
Inventario del 1969 (relativo agli anni, 1816-1963)
Inventario analitico del 1985 (relativo agli anni, 1816-1897) a cura della Dott.ssa Irma Pagliari e del Dott.Giovanni Rodella.

Archivi aggregati
E.C.A. (1877-1978)

Parzialmente ordinato (Conti consuntivi)
Patronato Scolastico
O.N.M.I.
Archivio privato "Gianfranco Vecchi"

Cultore e ricercatore di storia locale
Un'organizzazione a sistema degli archivi favorisce modalità di lavoro coordinate e percorsi di ricerca interdisciplinari a livello culturale che, soprattutto in ambito locale, permettono di approfondire la conoscenza di un territorio cercando di ricostruire ed intrecciare i diversi aspetti che ne hanno caratterizzato le trasformazioni e la storia.

Le amministrazioni comunali di Asola, Canneto sull'Oglio, Casalmoro e Casalromano, considerato il valore e la dimensione del proprio patrimonio archivistico, hanno già da tempo avviato una politica archivistica che va oltre i riordinamenti "una tantum" sull'archivio, investendo nella realizzazione globale del servizio archivistico attraverso una forma di cooperazione tra Comuni: la convenzione.
Rinnovata nel 2010 la convenzione disciplina l'attività del Servizio Archivistico Intercomunale. Nell'orario stabilito dagli accordi, si opera su tutti gli aspetti della gestione dei fondi, a seconda delle priorità assegnate dai vari Comuni.
L'ARCHIVIO nasce negli uffici in cui vengono gestite le pratiche che scandiscono i ritmi delle attività comunali, in particolare nell'ufficio di protocollo che registra tutta la corrispondenza in arrivo e in partenza dal Comune. In questa prima fase è denominato archivio corrente e comprende tutta la documentazione relativa ad affari, procedimenti amministrativi, in corso di trattazione. I fascicoli istruiti, una volta conclusa la pratica, passano nell'archivio di deposito, dove rimarranno a disposizione del personale interno e del pubblico, fino al raggiungimento della "maturità" necessaria - 40 anni - per il passaggio nell'archivio storico, dove iniziano a contribuire alla storia della comunità. Qui si stratificano, nel corso del tempo, miliardi di parole scritte ed immagini impresse su carte e pergamene, e ormai anche su strumenti informatici, sciolte o raccolte in registri e codici, parole che su questi supporti, a volte dimessi, a volte estremamente raffinati, testimoniano la storia del Comune nel corso dei secoli, dalle tracce più antiche, fino ai nostri giorni.

L'ARCHIVIO COMUNALE, considerato nelle fasi del suo ciclo di vita - corrente, deposito, storico - non è quindi un "patrimonio" statico, ma un lungo e complesso percorso delle carte, dal momento in cui prendono vita, passando attraverso diversi livelli di organizzazione fino alla loro conservazione.

Si configura perciò come un SERVIZIO che garantisce al cittadino:


  • il diritto all'informazione e alla documentazione;
  • la salvaguardia della memoria storica e con essa della conoscenza.

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